Cosa significa il colore del connettore sulle porte USB?

La porta USB è presente in ogni computer portatile o desktop. Questo connettore standard si trova anche nei moderni televisori, nei tablet e nei telefoni cellulari. È una soluzione estremamente pratica e intelligente per il trasferimento di dati via cavo tra dispositivi. Sapete come si differenziano le porte USB e come riconoscere uno standard specifico? Scoprite cosa c'è da sapere sull'USB.

A cosa serve il connettore USB?

USB significa Universal Serial Bus. In parole povere, si tratta di un bus che consente la comunicazione libera tra vari tipi di dispositivi elettronici. A questo scopo si utilizzano solitamente cavi USB, che vengono collegati alle porte USB appropriate. Queste porte consentono, tra l'altro, di collegare al computer periferiche come mouse, tastiera o unità esterne.

Tipi di porte USB

È bene sapere che con lo sviluppo della tecnologia e i progressi nel campo dell'elettronica, la porta USB ha subito una sorta di evoluzione. Grazie a ciò, oggi sul mercato possiamo distinguere diversi tipi di USB. Quelli classici includono:

• USB di tipo A, che fino a poco tempo fa era il più diffuso tra i tipi di USB. Ha una forma rettangolare piatta. Questo tipo di USB consente di collegare al PC un mouse o una memoria portatile,
• USB di tipo B, che a sua volta è uno dei tipi più vecchi di porta USB. Viene ancora utilizzata per collegare le stampanti. Ha l'aspetto di un quadrato con angoli leggermente troncati,
• USB di tipo C, presente sul mercato dal 2014. Attualmente è il più diffuso dei connettori USB. Si caratterizza per la sua forma tipicamente allungata. Il suo indubbio vantaggio è che il connettore è simmetrico, il che significa che non importa da che parte si inserisce la spina nella porta.

Parlando dei tipi di connettori USB, non possiamo dimenticare le loro versioni miniaturizzate, vale a dire:

• Mini USB, che è una versione più piccola della porta USB. Questo tipo di connettore è stato progettato principalmente per i telefoni cellulari compatti. Tuttavia, oggi questo tipo di connettore USB è molto utilizzato, tra l'altro, nelle fotocamere o nei dischi rigidi.
• Micro USB è una versione ancora più piccola della porta USB, utilizzata principalmente nei dispositivi mobili di piccole dimensioni, come smartphone, tablet o cuffie Bluetooth.

Connettore USB – la storia in breve

Il primo connettore USB è apparso sul mercato nel 1998. Da allora, molte cose sono cambiate. I tipi di connettori USB si differenziano non solo per la forma, ma anche per la larghezza di banda, gli standard di lavoro e la nomenclatura costantemente aggiornata. Tra i più diffusi si distinguono:

• Standard USB 2.0, apparso sul mercato nel 2000. Oggi è già una tecnologia obsoleta. Lo standard 2.0 consente il trasferimento di dati al livello di 480 Mb/s e funziona in modalità half-duplex, che permette il trasferimento di informazioni in una direzione contemporaneamente.
• Lo standard USB 3.2 Gen 1 è apparso nel 2007 e ha già fornito agli utenti un'eccellente velocità di trasferimento di 5 Gbps.
• USB 3.2 Gen 2, noto anche come SuperSpeed. Nel 2013 ha aumentato la velocità di trasferimento delle informazioni a 10 Gbps.
• USB 3.2 Gen 2x2, entrato nel 2017 con una versione SuperSpeed+, 20 Gbps.
• USB 4 presentato per la prima volta nel 2019. Progettata solo per i connettori USB-C, con una velocità massima di trasferimento delle informazioni fino a 40 Gbps.

Per ulteriori informazioni sulle differenze tra le porte USB e sui cambiamenti di denominazione, consultare l'articolo: Cambiare la denominazione degli standard USB nel corso degli anni.

Come si identificano i tipi di porta USB?

Conoscendo le differenze tra le porte USB, la storia del loro sviluppo e la moltitudine di applicazioni, non è difficile sbagliare nella scelta di un adattatore o di un cavo. I tipi di porta USB possono essere identificati dalla forma della spina, oppure osservando le specifiche della porta o del cavo fornite dal produttore. Tuttavia, per facilitare agli utenti la distinzione tra gli standard USB senza specifiche, ogni tipo è stato codificato a colori. In questo modo, è possibile sapere a colpo d'occhio con quale tipo di connettore USB si ha a che fare.

In che modo il colore del connettore USB influisce sulla sua funzionalità? Il colore del connettore USB è importante?

La versione più vecchia della porta USB è la USB 1.0 del 1996 e la sua variante successiva USB 1.1. Entrambe le versioni sono contrassegnate dal colore bianco. Entrambe le versioni sono contrassegnate dal colore bianco. Oggi questo tipo di USB non è praticamente più utilizzato. La scarsa capacità di trasmissione e la bassa velocità di trasferimento dei dati spingono gli utenti a scegliere altre soluzioni più moderne.

Anche la versione successiva USB 2.0 è considerata un modello obsoleto. Nonostante la sua scarsa capacità di trasmissione, è ancora presente in molti vecchi dispositivi con requisiti ridotti. Questo tipo di connettore ha un codice colore nero, ma si può trovare anche in bianco.

Le versioni USB 3.0 e USB 3.1, o secondo la nuova nomenclatura USB 3.2 Gen 1 e 2, hanno un interno blu. Non sempre, ma possono variare leggermente di tonalità. La versione USB Super Speed è più scura della versione USB Super Speed+, che ha un colore blu chiaro.

Sul mercato esiste anche un tipo di USB colorato di rosso, giallo o arancione. Si tratta del cosiddetto connettore sleep and charge. Non si tratta di uno standard USB tipico e conosciuto. È presente solo nelle porte USB. Questo colore indica che la porta supporta la ricarica ad alta corrente o consente di alimentare i dispositivi elettronici con il portatile in modalità sleep senza accenderlo.

Le porte che supportano la tecnologia Qualcomm Quick Charge sono generalmente di colore verde. Questa versione della porta è presente in entrambe le varianti USB di tipo A e B.

Le spine e le porte sono anche di colore viola. Questi connettori indicano la conformità allo standard SuperCharge di Huawei e sono disponibili sia nella versione USB di tipo C che in quella USB di tipo A.

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